INTERVISTA ESCLUSIVA A CHIARA GAMBERALE SU “QUALCOSA”… DI TUTTO!

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Chiara Gamberale (Roma, 27 aprile 1977) è una scrittrice italiana. Con oltre 1 milione di copie vendute negli ultimi 5 anni, Chiara è una delle scrittrici più lette, amate e famose d’Italia. I suoi romanzi sono stati tradotti in più di quattordici paesi e sono stati a lungo in vetta alle classifiche in Spagna, America Latina ma anche Francia, Grecia e tanti altri paesi…

Gamberale è inoltre autrice e conduttrice di programmi televisivi (“Quarto piano scala a destra”, Rai 3) e radiofonici (“Io. Chiara e L’Oscuro”, Radio2).
Collabora con “La Stampa”, “Vanity Fair”, “Io Donna”, e “D – La Repubblica delle Donne”.

Il suo ultimo libro, “Qualcosa”, uscito il 9 febbraio in tutte le librerie e i digital stores, è già un successo, come d’altronde tutti i suoi libri. Premiati, venduti, amati. Perché Chiara Gamberale sa toccare le corde del cuore.

Ho avuto l’onore di intervistare Chiara Gamberale.

Partiamo da “Qualcosa”, il suo ultimo libro. Una favola rock, azzarderei. Per grandi e piccini. Ma cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Proprio il desiderio di confrontarmi con il genere della cosiddetta favola morale, per adulti. Ma favola rock come definizione mi piace molto di più!

Il Cavalier Niente (personaggio presente in “Qualcosa”, ndr) ama non-fare tante cose. Lei, cosa preferisce non-fare durante il suo tempo libero?
Amo non-pensare, soprattutto. Spostarmi dal mondo delle opinioni a quello delle idee, spezzare il pensiero e farlo evaporare in immaginazione…E ci riesco quando cammino, quando sono nella natura e quando viaggio.

Ha scritto tanti libri e tutti di grandissimo successo. Lei riesce a toccare le corde del cuore attraverso le storie che racconta. Ma come nasce un libro di Chiara Gamberale?
Da un’urgenza emotiva che poi si trasforma in una sfida formale.

Che consigli si sente di dare ai tanti ragazzi che amano scrivere e che sognano di pubblicare libri?
Non pensate alla pubblicazione: concentratevi su quanto è urgente per voi raccontare proprio quella storia. Solo se è urgente per voi, infatti, potrà essere urgente per qualcuno leggerla.

Nei suoi libri è presente l’Amore in tutte le sue forme. “L’amore quando c’era” (citando il titolo di un suo libro, ndr), l’amore per una bambina che diventa figlia di tutti, l’amore malato, folle, immaturo, perso e mai banale.
Ma nella sua vita privata, che posto occupa… l’amore?

Occupa sicuramente….Troppo posto.

Cosa farebbe Chiara Gamberale per 10 minuti (citando il gioco del suo libro “Per dieci minuti”, ndr) che non ha mai fatto?
Proprio ultimamente ho avuto bisogno di giocare di nuovo, per un mese, ai dieci minuti. E la cosa nuova che più mi ha divertito fare è stata una colazione con lo champagne… La più interessante girare per il mio quartiere, per dieci minuti appunto, vestita da uomo.

Cosa pensa della situazione attuale dell’editoria? La carta stampata resisterà ancora per molto all’attacco degli e-book?
Confido di sì. Ma certo, il mondo editoriale sta attraversando una seria, serissima crisi che coinvolge tutti. Noi scrittori, noi lettori, gli editori, i libri…

Chi sono gli scrittori preferiti di Chiara Gamberale?
Ho appena finito l’impresa letteraria – e non solo – della mia vita e ho letto tutta “La Recherche”, dalla prima all’ultima riga. Quindi ora come ora non posso che rispondere: Marcel Proust. Fra i contemporanei, invece, adoro Philip Roth, Amos Oz, Saul Bellow… E fra gli italiani Walter Siti e Alessandro Piperno.

I social, oggi, sono fondamentali. Che rapporto ha con essi? Li usa spesso? E qual è il suo preferito?
Li temo molto. Da persona compulsiva quale sono, temo molto la dipendenza che provocano e mi difendo con un vecchio Nokia con cui posso solo fare e ricevere chiamate e mandare sms. Non ho Facebook, ma amo molto la pagina che raccoglie i miei lettori e che mi consente di comunicare con loro. Insomma, se siamo noi a usare i social e non sono i social a usare noi, evviva i social.

Scrive libri, fa radio, è autrice tv, cura rubriche per giornali importanti… Ma quando riesce a farsi cullare da “Madama Noia” (altro personaggio-simbolo di “Qualcosa”, ndr)?
Spesso. Passo almeno mezz’ora al giorno stesa per terra con il telefono spento a chiacchierare con il soffitto.

Se non avesse fatto la scrittrice, Chiara Gamberale sarebbe stata un’ottima…?
Portiera. Adoro proteggere le luci nelle case degli altri.

Grazie ancora a Chiara Gamberale per la disponibilità e per la bella persona che è.

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